giovedì 29 novembre 2007

Tosse e raffreddore...

Quando si hanno a casa i bambini ammalati, cosa inventarsi per farli sorridere un po'?
Oggi ho provato a fare una variazione sul tema dell'arancia (vitamine, vitamine!!!) alla mia solita ricetta del budino.

***Budini all'arancia***

Sbattere con la frusta 80 g di zucchero di canna con un uovo intero, in una casseruola a doppio fondo.
Incoporare due cucchiai di fecola.
Unire 300 ml di succo di arancia e 200 di latte, mescolare bene ed iniziare a scaldare a fiamma moderata.
Fare addensare sempre mescolando con la frusta per non fare attaccare al fondo.
Se volete, ma io ne faccio anche a meno, filtrate con un colino e versate in stampi da budino monoporzione: io uso quelli di silicone per piccole bavaresi econ queste dosi me ne vengono cinque (Stefano ne vuole sempre due...)

Note: ho diminuito la solita dose di zucchero da 100 g a 80 perché le arance Navelina che avevo in casa sono piuttosto dolci. Se invece usate arance un po' asprigne potete aumentare leggermente lo zucchero oppure correggere l'aspro con un cucchiaio di miele.

lunedì 26 novembre 2007

Panini per hamburger!


Due settimane fa avevo comperato dei bellissimi hamburger di manzo al supermercato.

Dovevano fare una fine gloriosa, così ho deciso di preparare in casa i panini all'americana.

Le mie amiche di Cucinait mi avevano già ragguagliato sulle ricette più in voga ma io, testa dura e nonna pugliese, ho deciso di fare lo stesso a modo mio...

Così ho elaborato una ricetta di panini semidolci con la patata lessa nell'impasto che ha avuto davvero sucecsso.

Ogni domenica sera, così, mi "tocca" rifarli!


***Panini semidolci per hamburger di Laura***
650 g di farina 0

2 cucchiani di lievito di birra disidratato

1 cucchiaio di strutto

una patata al vapore di circa 200 g (5 minuti al mw a potenza max) passata al passaverdure

2 cucchiai di zucchero

latte tiepido miscelato in parti uguali con acqua qb per impastare: se lavorate con l'impastatrice ce ne vogliono in totale circa 400 ml

1 cucchiaino di sale

semini di sesamo, papavero, finocchio per decorare


Ho impastato col mio fido Kenwood (eh sì, mi sono impigrita anche io...) prima con la frusta a k per raccogliere l'impasto e poi 2 minuti a velocità 3 e 3 minuti a velocità 4.


L'impasto, incordato bene, era liscio e un po' attaccato al fondo; l'ho prelevato, infarinato e messo in una ciotola a riposare, avvolta dalla pellicola, in forno un pochino caldo (io accendo il forno epr cinqua minuti, poi sento con la mano se è calduccio, spengo e metto a lievitare).

Dopo un'ora ne ho fatto un salamotto, l'ho infarinato e arrotolato su se stesso, quindi schiacciato e allungato con il mattarello.


Ne ho poi ricavato tanti dischi dello spessore di un cm circa con una tazza da latte e li ho messi su due teglie foderate di carta forno a lievitare.


Dopo mezz'ora li ho spennellati di latte, li ho lasciati ancora un'ora e li ho rispennellati, decorati con i semini e infornati a 200 °C girandoli dopo quindici minuti. Dopo altri cinque minuti erano pronti. Dentro erano sofficissimi , perfettamente lievitati e profumati.
Il giorno dopo sono ottimi e penso che si conservino anche di più.
Voglio provare a farne anche dei panini più piccoli per la merenda del mattino di Enrico.

Mio marito ha detto che da adesso in poi guai a me se compero quelli gommosi del supermercato!

domenica 25 novembre 2007

Torta al caffé


Come sono le colazioni di casa vostra? Da quando Enrico non prende più il pullman alle sette e mezza del mattino e guadagnamo quaranta minuti tutti per noi - il pullman però è un servizio miracoloso della scuola, per molti motivi, e per me è stato utilissimo -, la mattina si riesce a mangiare decisamente meglio.

Io apparecchio la tavola con una bella tovagliona a quadretti; facico colazione alle sette con mio marito, e poi alle sette e mezza coi bambini.

Una bella torta compare tutte le mattine; non la faccio troppo grande, così sono sicura che fra colazione, merenda e nonni viene finita in giornata.

La torta della domenica, ovviamente, è sempre speciale! Lo dimostra anche quello che ne è rimasto da stamattina (sono solo le dieci e mezza...)


***Torta al caffé***


Per una tortiera da 20 cm


2 uova

50 g di burro e 60 g di mascarpone

110 g di zucchero

70 g di farina e 50 di maizena (perché non avevo in casa la fecola: ma vanno bene entrambe, anzi anche la frumina)

una tazzina di caffé ristretto

due cucchiaini colmi di lievito


Prima di tutto si separano i tuorli (che si conservano in una ciotolina) dagli albumi e si montano questi ultimi a neve ferma.

Bisogna poi tagliare il burro a pezzettini e lavorarlo a crema in una terrina con il mascarpone e due cucchiai di acqua.

Quando sono ben amalgamati, si unirà lo zucchero e si comincerà a montare con le fruste fino ad ottenere un composto soffice al quale poi si incorporeranno entrambi i tuorli continuando a montare. Dopo qualche minuto si uniranno in un colpo solo farina, amido e lievito setacciati ed il caffé raffreddato. Si riprenderà a montare con le fruste e dopo un paio di minuti, quando si otterrà l'efetto vellutato della schiuma da barba, si aggiungeranno delicatamente con un cucchiaio gli albumi montati a neve.

Il composto è pronto per essere versato nella tortiera.

Deve cuocere per 40 minuti a 175 °C.


Io l'ho preparata ieri pomeriggio per stamattina e l'ho spolverizzata di cacao dolce.





venerdì 23 novembre 2007

Torta allo yogurt e tortine


Fare dolci leggeri e gustosi al tempo stesso non è mai troppo facile.
Conosciamo tutti la ricetta della torta allo yogurt, la torta dei sette vasetti intendo.
Per misurino si utilizza il vasetto dello yogurt bianco (intero): se si è capaci e soprattutto se si ha voglia di farlo in casa, il dolce viene ancora più leggero.
Io spesso ho in casa yogurt fatto da me e mi viene benissimo da quando utilizzo la ricetta della mia amica telematica Francesca Spalluto. In sintesi:

si porta quasi ad ebollizione un litro di latte (ho provato anche con quello di soia e viene bene, ma viene bene con quello addizionato di calcio). Si fa raffreddare riportando ad una temperatura compresa fra 40 e 42 °C: veramente Francesca estende il range di qualche grado ma io ho fatto delle prove e quando con un termometro da bambini capisco che siamo verso i 41, inoculo lo yogurt (quello comperato) bianco intero: due cucchiaiate di prodotto tenuto per una mezz’oretta a temperatura ambiente sono sufficienti.
Si mescola vigorosamente con una frusta a mano, quindi si versa nei barattolini di vetro della yogurtiera, possibilmente tiepidi, e si lascia per 4 ore nell’apparecchio.
Non di più altrimenti inacidisce. Per la volta dopo si riutilizza l’ultimo vasetto come starter.
Francesca però non lo fa con la yogurtiera, o almeno così ci raccontò, ma tiene i suoi vasetti in un ripostiglio tiepido (quadno non aevvo ancora la yogurtiera io una volta ho usato l’asciugatrice…). Più sono piccoli i vasetti, prima si forma lo yogurt e più dolce viene.


A questo punto si può fare la nostra

TORTA ALLO YOGURT DEI SETTE VASETTI

3 uova
3 vasetti colmi di farina 00 oppure meglio ancora, 2 vasetti di farina e uno di fecola o maizena
2 vasetti di zucchero semolato (io uso lo Zefiro che è più sottile)
1 vasetto di yogurt
1 vasetto di olio di semi (io uso l'Olys Carapelli ma va benone anche un olio di semi o un extravergine d’oliva leggero, ad esempio ligure)
facoltativo: scorza di limone grattugiata
1 bustina di lievito (intera, mi raccomando)

Il procedimento è semplicissimo: si montano per almeno dieci minuti con le fruste elettriche i tuorli con lo zucchero, aiutandosi con un cucchiaio di acqua se all'inizio risulta difficile, dopodiché si incorporano assieme gli altri ingredienti (la farina setacciata col lievito) e le chiare a neve ferma solo alla fine: prima di unire la chiara si rimonti tre minuti con le fruste per amalgamare bene.
Io uso la tortiera da 24 e mi viene una torta bella alta.
Si può anche dividere l'impasto in due, ad uno mescolare una bella cucchiaiata di Nutella (ma sì, dai, la uso anche io e la adoro... Anzi, da mia nonna in poi abbiamo sempre collezionato tutti i bicchieri: ma quanto dura la serie di Shrek Terzo? Non finisce più...) e fare una torta bicolore.

Tempo e temperatura di cottura: 170 C° per 45 minuti circa.

Però con lo stesso impasto si possono anche fare delle merendine. Con queste quantità ne vengono due infornate negli stampini da muffin a 12 impronte: se sono quelli di silicone non serve imburrarli prima (io lo facico lo stesso per scrupolo) - me ne ha regalati di bellissimi Elvira al pranzo del decennale di Cucinait; altrimenti, se sono quelli metallici, si abbia l'accortezza di sistemare in ogni stampino un pirottino di carta. io uso quelli bianchi ma su diversi siti, ma anche all'Esselunga per dirne una, ne vendono di bellisismi anche natalizi.
Si deve riempire ogni pirottino sino a due terzi e non di più.
In questo caso, si inforna a 190 °C; dopo cinque minuti si abbassa a 175-180 °C e si termina la cottura (20, 25 minuti circa in totale). E’ press'a poco il metodo che si usa per i muffin.

giovedì 22 novembre 2007

Crocchette di cavolfiore


E' spesso difficile far mangiare le verdure ai bambini!

A volte bisogna sfoderare un bel po' di fantasia, soprattutto quando il vegetale ha un sapore un po' forte. E' il caso della famiglia dei cavoli in generale. C'è qualcuno dei vostri figli che li adora? In casa mia mio marito ed io ne andiamo pazzi ma i bambini non vorrebbero sentirli nemmeno nominare. Così bisogna trovare qualche escamotage per convincerli...



***CROCCHETTE DI CAVOLFIORE***


350 g di cavolfiore

450 g di patate (3 patate medie)

un uovo

qualche cucchiaiata di grana grattugiato, curry, noce moscata, sale, pangrattato

farina

olio extravergine d'oliva


Lessare patate e cavolfiore in due recipienti diversi (se si preferisce, mettere al mw le patate per una decina di minuti, alla massima potenza).

Passarle al passaverdure e raccogliere il passato in una terrina.

Incorporare l'uovo, il grana e gli odori.

Formare con le mani infarinate delle crocchette un poco affusolate e non troppo grandi; rotolarle nel pangrattato e disporle in un'ampia teglia da forno.

Irrorarle di olio e cuocerle in forno a 200 °C per una ventina di minuti.


martedì 20 novembre 2007

Budini!


I miei figli quando arrivano a casa da scuola e dall'asilo si tuffano volentieri sui budini che faccio io.
Sono semplicissimi, i miei budini, ma soprattutto sono velocissimi da preparare.

***BUDINI AL CIOCCOLATO***
In una casseruola possibilmente con doppio fondo sbattete con la frusta un uovo con 100 g di zucchero.
Amalgamate un paio di cucchiai di fecola o maizena, altrettanti di cacao amaro, un cucchiaio di Nutella (potete anche ometterla). A filo incorporate mezzo litro di latte tiepido.
Mettete su fuoco dolce e, sempre mescolando con la frusta per non fare attaccare, fate addensare.
Versate negli stampi da budino monoporzione, se preferite passando al colino, e lasciate raffreddare. Io uso gli stampini in silicone.
Riponete in frigorifero per un paio di ore e sformate.

***BUDINI ALLA VANIGLIA***
Come sopra, omettendo il cacao amaro e la Nutella e aggiungendo una bustina di vanillina (o, meglio ancora, lasciando in infusione per un quarto d'ora mezza stecca di vaniglia aperta per il lungo nel latte)

venerdì 16 novembre 2007

Crocchette di zucca

Uno dei crucci delle mamme è sempre stato riuscire a far mangiare le verdure ai propri figli.
Non sempre: ci sono le dovute eccezioni. Ad esempio, i miei figli divorano le carote come fossero coniglietti, e in generale le verdure crude possibilmente di stagione presentate in maniera simpatica e con cui possono giocare nel piatto. Peperoni rossi e gialli a listerelle, combinati con formaggi a cubetti, diventano casette o scale oppure animali. Ma ci sono verdure che non è facile far accettare ai picocli, vuoi per il colore poco invitante (ad esempio pare che il verde nel piatto sia spesso respinto a priori dal bambino), vuoi per il sapore deciso. Allora le mamme, compatibilmente con la fantasia che si ritrovano -ma le mamme sono sempre fantasiose -, con quello che hanno in casa in quel momento, con il tempo che è sempre tiranno, hanno spesso un'arma vincente: polpette e crocchette.


350 g zucca napoletana pulita
350 g patate
grana grattugiato
pangrattato
curry, noce moscata, sale


La zucca, privata della buccia sottile, va tagliata a pezzi e posta in un sacchetto per cotture in forno, messa al microonde per 7 minuti alla massima potenza e infine passata allo schiacciapatate e scolata dal liquido in eccesso.
Le patate invece vanno messe con la buccia nel sacchetto e cotte sempre a potenza massima per 9 minuti.
Si aggiunge la loro polpa passata al passaverdure, si sala, si incorporano un uovo intero, 6 cucchiai colmi di farina, grana grattugiato a piacere; si sala e si profuma con noce moscata e volendo curry. Si formano con le mani infarinate tante palline non troppo grosse, tipo polpette, le si passa nel pangrattato, le si dispone con delicatezza in una teglia foderata di carta forno, un po' distanziate, le si irrora con olio leggero e si cuociono in forno per una ventina di minuti a 200 °C con funzione ventilata.
In cottura si appiattiscono un po' ma rimangono leggere, soffici dentro e croccanti fuori.

martedì 13 novembre 2007

La pappa è pronta!

E' da giorni che mi frulla quest'idea: ma perché non apro una sezione del sito dedicata alla pappa dei miei bambini? Non solamente pappine strane, ma soprattutto cose di tutti i giorni, reinterpretazioni del piatto che arriva in tavola per la famiglia: perché tutti devono mangiare la stessa cosa, nei limiti del possibile. E poi naturalmente piccole golosità ed escamotage per stuzzicare i bambini (ma anche i grandi) ad assaggiare sapori nuovi e di cui per istinto si diffida; piatti allegri che sembrano animare storie; e allora anche favole e raccontini che nascono da un piatto, per convincere un monello a rimanere a tavola, e vengono riproposte la sera prima di dormire; e disegni, e canzoncine, e cantilene sul tema della pappa.
E, qualche volta, un'intervista, una recensione, la parola di un esperto per capire di più il rapporto fra i nostri bambini e il cibo.

All'arrembaggio!!! la pappa è pronta.